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Aborto e vasectomia gratis alla Convention Dem di Kamala Harris

Oggi, lunedì 19 agosto, alle ore 7:00 (GMT-5) avrà inizio, a Chicago, la Democratic National Convention. L'assemblea, che durerà fino giovedì 22, ha il compito di riconoscere Kamala Harris e il suo vice Til Walz quali candidati ufficiali del Partito Democratico alla presidenza e alla vice-presidenza degli Stati Uniti.



La nomina di Harris (e vice) è scontata: con l'appoggio della base, dei finanziatori e del Presidente Biden, Kamala tiene in pugno il partito. E gli effetti sono piuttosto evidenti.


Aborto farmacologico (leggasi omicidio in pillola) e vasectomia (leggasi sterilizzazione permanente) saranno offerti gratuitamente, previo appuntamento, nei pressi della Convention, da un "centro sanitario mobile" gestito da Planned Parenthood Great Rivers: un "distaccamento" territoriale della federazione Planned Parenthood (letteralmente "Genitorialità Pianificata"), il maggior ente di propaganda abortista negli Stati Uniti, che federa la maggior parte delle cliniche che offrono servizi abortivi.


Se alla Convention di 4 anni fa, quella che aveva "emesso" il tiket Biden - Harris, nessuno dei due aveva mai pronunciato, nemmeno una volta, la parola aborto nei propri discorsi, oggi il tema è tornato cruciale.


Queste le parole del presidente Alexis McGill Johnso, con le quali il Planned Parenthood Action Fund ha annunciato il proprio endorsment alla Harris: la Vicepresidente Kamala Harris è l'unica persona in corsa per la presidenza di cui possiamo fidarci per proteggere l'accesso all'aborto.


La palla passa ora ai candidati repubblicani Trump e Vance, l'ex-Presidente molto ha fatto (nello scorso mandato) per la difesa degli innocenti e del diritto alla vita; ma alla Convention repubblicana di Milwaukee sull'aborto non è stata spesa neppure una parola.


Lo storico di Trump fa ben sperare e non bisogna dimenticare che negli USA la lotta all'aborto sposta voti fondamentali.


Matteo Respinti

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