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Le 21 promesse mantenute dal Governo Meloni

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Pagella Politica, testata di fact checking, ha analizzato «i 100 impegni principali presi con gli elettori da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati prima del voto del 25 settembre 2022: 21 promesse sono state portate a termine, mentre per 20 il Governo ha fatto poco o nulla per mantenere fede alla parola data. L’attuazione di 52 promesse è ancora in corso, mentre il Governo ha già compromesso l’attuazione di sette impegni». Il report, formalmente ineccepibile, ci risulta parzialmente ideologico: la "promessa del presidenzialismo" è data come compromessa in quanto il Governo lavora, attualmente, per l'istituzione del premierato. Il vizio è evidente.


Nonostante ciò, ecco le 21 promesse che il Governo di Giorgia Meloni ha mantenuto secondo l'indagine di Pagella Politica:


1. Revisione del Pnrr


Il Governo ha presentato la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) a luglio 2023, approvata dalle autorità europee entro la fine dell'anno. Questa riforma mira a adattare il piano alle mutate condizioni economiche e sociali, dimostrando un’attenzione costante alle necessità del Paese.


2. Semplificazione del Codice degli appalti


Nel marzo 2023, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo per il nuovo Codice degli appalti. Questa riforma, già avviata dal governo Draghi, è parte integrante del Pnrr e punta a semplificare le procedure di gara, migliorando così l'efficienza nelle opere pubbliche.


3. No a nuove patrimoniali


Il governo Meloni ha mantenuto la promessa di non introdurre nuove imposte patrimoniali, né dichiarate né mascherate, tranquillizzando i cittadini e le imprese sulla stabilità fiscale.


4. Pace fiscale e “saldo e stralcio”


Con la legge di Bilancio 2023, è stata introdotta la "tregua fiscale", un provvedimento che offre agevolazioni ai contribuenti in difficoltà, facilitando così il rientro dei debiti fiscali.


5. Politiche fiscali favorevoli all'occupazione


Il Governo ha prorogato gli incentivi per le assunzioni di giovani e donne, specialmente nel Mezzogiorno. Tra le misure adottate, le aziende possono dedurre il 120% del costo del lavoro per le nuove assunzioni, una percentuale che aumenta fino al 130% per alcune categorie.


6. Aumento dell’assegno unico e universale


La legge di Bilancio per il 2023 ha aumentato l'assegno unico e universale per le famiglie numerose, rendendo strutturale anche l’aumento per chi ha figli con disabilità, un passo importante per sostenere le famiglie italiane.


7. Norme più severe per il decoro urbano


Il disegno di legge "Sicurezza", attualmente all'esame del Senato, prevede sanzioni più severe per chi danneggia beni pubblici. Questa iniziativa è un segnale chiaro di attenzione per il decoro delle città e la valorizzazione del patrimonio culturale.


8. Revisione del Piano oncologico nazionale


Il nuovo Piano oncologico nazionale 2023-2027, adottato a gennaio 2023, rappresenta un significativo passo avanti nella lotta contro il cancro, con l'obiettivo di migliorare la prevenzione e le cure.


9. Taglio del cuneo fiscale


Con la legge di Bilancio per il 2025, il Governo ha reso strutturale il taglio del cuneo fiscale, un'iniziativa avviata temporaneamente nel 2022 che ha un impatto positivo sulle imprese e sui lavoratori.


10. Incentivi al welfare aziendale


La legge di Bilancio per il 2024 ha reso strutturale la detassazione dei fringe benefit, offrendo ulteriori vantaggi ai lavoratori con figli e a quelli senza, incentivando così le aziende a offrire migliori condizioni di lavoro.


11. Maggiori tutele per i liberi professionisti


A maggio 2023, è stata approvata una proposta di legge che garantisce un equo compenso ai liberi professionisti, una misura fondamentale per la valorizzazione del lavoro autonomo.


12. Estensione dei voucher lavoro


La legge di Bilancio per il 2023 ha ampliato l'uso dei voucher lavoro, aumentando il limite massimo delle prestazioni pagabili e sostenendo in particolare i settori del turismo e dell'agricoltura.


13. Incentivi per il lavoro femminile e giovanile


Il Governo ha prorogato gli incentivi per l'assunzione di donne disoccupate e giovani, confermando l'impegno a favorire l'occupazione nelle zone svantaggiate e a garantire pari opportunità nel mercato del lavoro.


14. Aumento del limite ai pagamenti in contante


Dal 1° gennaio 2023, il limite per i pagamenti in contante è stato aumentato da 2.000 a 5.000 euro, un passo importante verso la modernizzazione del sistema di pagamento e l'allineamento con le norme europee.


15. Sostituzione del reddito di cittadinanza


Dal 2024, il reddito di cittadinanza è stato sostituito dall'assegno di inclusione, che prevede misure più efficaci per l’inserimento sociale e lavorativo, dimostrando un cambio di rotta nella politica del welfare.


16. Tutela del Made in Italy


A dicembre 2023, è stato approvato un disegno di legge per la tutela del Made in Italy, che include iniziative per promuovere l'eccellenza italiana e combattere la contraffazione, rafforzando l'identità culturale e commerciale del Paese.


17. Contrasto all’abusivismo nel turismo


È stata approvata una legge che disciplina la professione di guida turistica, prevedendo sanzioni per chi esercita abusivamente, un passo decisivo per tutelare le professioni legate al turismo e garantire standard di qualità.


18. Aumento della produzione di energia rinnovabile


I dati di Terna confermano che, tra gennaio e settembre 2024, il 43% della richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta da fonti rinnovabili, evidenziando l’impegno del Governo per la transizione energetica.


19. Sostenibilità nelle risorse energetiche


Con il decreto "Aiuti quater", il Governo ha aumentato la quantità di gas naturale estraibile e autorizzato nuove concessioni, ponendo un’attenzione particolare all’utilizzo sostenibile delle risorse.


20. Sostegno alle politiche di price-cap


A dicembre 2022, è stato concordato a livello europeo un tetto massimo per il gas naturale, dimostrando un impegno concreto per la stabilità dei prezzi energetici a favore dei cittadini e delle imprese.


21. Valorizzazione delle scuole tecniche


Nel 2024, è stata modificata l'impostazione degli istituti tecnici e professionali, favorendo l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso una formazione più adeguata e mirata.


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