top of page

Polonia: il Governo boicotta il Museo dedicato a San Giovanni Palo II, il Papa che ha sconfitto l'Unione Sovietica

Immagine del redattore: RedazioneRedazione

Il governo polacco guidato da Donald Tusk continua la sua battaglia contro la tradizione cristiana del Paese. L’ultimo bersaglio? Il Museo "Memoria e Identità" dedicato a San Giovanni Paolo II, il Papa che ha contribuito alla caduta dell'unione sovietica.



Nonostante la struttura sia stata completata, il Ministero della Cultura sta cercando di bloccare la sua apertura con azioni legali e cavilli burocratici. Nel frattempo, vengono spesi 166 milioni di euro per un altro museo "più in linea con l’ideologia progressista dell’esecutivo".


Il museo dedicato a Wojtyła, ostacolato dal Governo


L’idea di un museo per onorare la figura di San Giovanni Paolo II nasce con l’intento di preservare il patrimonio intellettuale e spirituale di uno dei più grandi polacchi della storia.


Giovanni Paolo II, nato Karol Wojtyła nel 1920 a Wadowice, ha vissuto l'occupazione nazista e il regime comunista in Polonia. Eletto al soglio pontificio nel 1978, il suo primo viaggio nella natia Polonia nel 1979 ha acceso le speranze del popolo oppresso dal regime sovietico.


Il suo sostegno al movimento di Solidarność, guidato da Lech Wałęsa, e i suoi appelli alla libertà e alla dignità umana hanno avuto un impatto cruciale nel minare il controllo sovietico sulla Polonia e sull'Europa orientale. Wojtyła ha contribuito in modo significativo alla fine della Guerra Fredda, in sinergia con leader come Ronald Reagan e Margaret Thatcher.


La struttura, situata a Toruń, è stata co-fondata dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione Lux Veritatis. Tuttavia, con il cambio di Governo, la polonia era infatti guidata dal conservatore Mateusz Morawiecki fino al 2023, il nuovo Ministro della Cultura, Hanna Wroblewska, ha avviato una battaglia per invalidare l’accordo che regola l’istituzione del museo, mettendone a rischio l’apertura.


Cause legali e menzogne istituzionali


Secondo la Fondazione Lux Veritatis, il Ministero della Cultura ha presentato una causa presso il Tribunale distrettuale di Varsavia per dichiarare nullo il contratto di gestione del museo.


La stessa Fondazione denuncia che l’azione legale si basa su informazioni false e documenti errati. Infatti, il Ministero sostiene che il contratto per l’utilizzo del terreno su cui sorge il museo sia scaduto nel 2022, quando invece esistono atti notarili che ne prorogano l’uso per gli anni successivi.


Nonostante il Tribunale abbia restituito la causa al Ministero per le gravi carenze della documentazione presentata, la Fondazione teme che la pressione politica del governo possa trasformare l’intera vicenda in un processo politico con un esito già scritto.


Lotta ideologica dei progressisti contro la Chiesa cattolica


L’ostilità verso il museo dedicato a Giovanni Paolo II si inserisce in una più ampia politica anticlericale portata avanti dall’esecutivo Tusk. Negli ultimi mesi, il Governo ha tentato di rimuovere le croci dagli edifici pubblici, di eliminare l’insegnamento della religione dalle scuole e ha tollerato una crescente campagna mediatica contro la Chiesa cattolica.


Secondo Lux Veritatis, l’obiettivo è chiaro: cancellare la memoria del Papa polacco e il suo insegnamento. Un’operazione che si spinge fino a negare l’evidenza e ad abusare del potere governativo per colpire un’istituzione culturale di rilievo nazionale.


Due pesi e due misure: i fondi pubblici per il Museo di Varsavia


Se da un lato il governo si accanisce contro il Museo "Memoria e Identità", dall’altro ha investito ben 166 milioni di euro nella costruzione del Museo di Arte Contemporanea di Varsavia, fortemente voluto dal sindaco Rafal Trzaskowski, uno dei leader di Piattaforma Civica, coalizione progressista, e possibile candidato alla presidenza della Repubblica, ora detenuta dal conservatore Duda.


Il Museo di Varsavia, oltre a suscitare critiche per il suo aspetto architettonico poco armonioso con il contesto cittadino, è stato accusato di essere un costoso contenitore vuoto. Inoltre, non poteva essere diversamente, nello shop interno si possono trovare pubblicazioni che promuovono l’ideologia gender e tematiche LGBT, inclusi fumetti con contenuti espliciti.


Il contrasto tra il trattamento riservato al museo dedicato a Giovanni Paolo II e le risorse stanziate per altre iniziative culturali progressiste è emblematico dell’attuale politica polacca. Mentre si tenta, goffamente, di condannare il Papa polacco all’oblio, l’amministrazione di Tusk finanzia progetti che rispecchiano un’agenda ideologica ben precisa.


Redazione


Il Presente è il quotidiano di cultura, informazione e formazione della destra militante italiana, è diretto da Matteo Respinti.

Questo sito non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Le immagini e i video pubblicati sono tratti da internet e, per tanto, valutati di pubblico dominio: qualora il loro uso violasse diritti d’autore, lo si comunichi alla redazione che provvederà alla loro pronta rimozione.

© Copyright Il Presente 2024 - Tutti i diritti riservati.

bottom of page