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San Marino riconoscerà lo Stato Palestinese

San Marino compie un passo significativo verso il riconoscimento dello Stato di Palestina, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, incontrerà domani l'ambasciatore dello tato mediorientale.



L'annuncio è stato fatto durante la seduta del Consiglio Grande e Generale, l'organo legislativo unicamerale della Repubblica, dove l'ordine del giorno che promuoveva il dialogo con l'Autorità Nazionale Palestinese e il riconoscimento (progressivo) dello Stato palestinese, così come definito dall'risoluzione ONU del '47, è stato approvato all'unanimità con 48 voti favorevoli.


San Marino rafforza le proprie relazioni diplomatiche, ma, soprattutto, prende una posizione netta e coraggiosa in un momento così delicato per il popolo palestinese. Al 15 di questo mese, il Ministero della Salute di Gaza parla di 37.369 palestinesi uccisi dall'inizio dell'invasione Israeliana, iniziata in seguito al 7 ottobre, in risposta all'operazione terroristica di Hamas.


Il dibattito in Consiglio ha visto una convergenza rara tra le forze politiche, dimostrando che, alle volte, anche i partiti sono in grado di mettere da parte i personalismi:


Il partito Rete, movimento di sinistra e promotore dell'iniziativa per il riconoscimento della Palestina, ha considerato questo passo una vittoria politica. Sebbene il suo Segretario abbia espresso alcune riserve sull'ordine del giorno presentato dalla maggioranza, il partito ha scelto di ritirare il proprio ODG, in favore di una mediazione con gli altri partiti. Anche Repubblica Futura (RF), partito di centro-destra con orientamento liberale, ha seguito un percorso simile, ritirando il proprio ODG per convergere su un testo condiviso.


Giuseppe Maria Morganti di Libera, partito progressista e di sinistra, ha descritto il processo di riconoscimento dello Stato di Palestina come "intenso e proficuo", esprimendo soddisfazione per il risultato finale.


San Marino si unisce a una crescente lista di paesi che hanno già riconoscono o hanno espresso il proprio sostegno al riconoscimento della Palestina, pur trattandosi di un processo graduale, avrà una forte risonanza simbolica.


Non dovrebbe l'Italia seguire l'esempio di San Marino? Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, proviene da una tradizione politica che da sempre auspica la soluzione "dei due popoli, due Stati", per il Conflitto Israelo-Palestinese.


Riconoscere lo Stato di Palestina come distinto dallo Stato di Israele, e lavorare perché i due stati si riconoscano reciprocamente, sarebbe un segno concreto di solidarietà al popolo palestinese martoriato, a Gaza, da un governo violento e fondamentalista e da un'invasione straniera criminale.


Matteo Respinti

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