Lo ammetto, non che ne abbia mai fatto mistero, Silvio Berlusconi non mi è mai piaciuto, aggiungo anche che continua a non piacermi. Sono stato al suo funerale, dove ho visto coetanei commuoversi, e nell'omelia dell'Arcivescovo Delpini ho ritrovato il ritratto perfetto di quest'uomo che era tornato alla casa del Padre.
Ho appreso ieri dai giornali che sua figlia Marina lancia ora una casa editrice, e una collana a tema libertà, e che la dedica al padre. Nel farlo, ottima mossa di marketing, parla di partiti antidemocratici (all'estero), di asse anti-occidentale e di diritti negati (aborto, lgbt+ e eutanasia).
A ognuno di questi punti si potrebbe rispondere con un merito del padre Silvio: Alleanza Nazionale in Parlamento (anche se forse fu l'inizio della fine), impossibile dimenticare i cori che proclamavano «Duce» il Presidente, il grande sforzo per un Putin autocrate si ma almeno europeo o, ancora, quello per un Gheddafi autocrate si ma almeno mediterraneo. E la lista sarebbe lunga.
La cosa che qui, però, più di tutte, voglio ricordare, e la voglio ricordare soprattutto a Marina e al suo nuovo progetto editoriale all'insegna della libertà, fu la grandiosa libertà illiberale con cui il liberale Silvio Berlusconi si oppose all'eutanasia - ovvero all'omicidio - di Eluana Englaro.
Non c'è furto, porcheria di palazzo o debolezza personale spiattellata volontariamente sulla pubblica piazza che non sia lavata ipso facto dalla lotta in difesa della vita innocente.
Nonostante la battaglia Eluana fu uccisa, con la complicità del padre e del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ma Berlusconi testimoniò ai liberali che al mondo ci sono cose, e la vita è una di queste, che valgono più delle libertà formali e dei diritti a tutela dell'egoismo.
Ho paura che Marina, come tanti degli italiani che apprezzano o disprezzano Silvio, della sua vita politica ricordi solo il - tanto - inutile rumore, non l'essenziale. Ci sono conservatori genuini per cui il liberale Berlusconi è stato una via alla libertà ordinata, è questo di Silvio che i figli e la posterità dovrebbero celebrare.
Auguri alla casa editrice Silvio Berlusconi Editore, auguri di una libertà ordinata e integrale.